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Il minieolico
Il minieolico è uno dei sistemi di produzione di energia che ha maggiori opportunità di sviluppo nei prossimi anni, grazie allo sviluppo che c'è stato nel settore delle turbine, le quali garantiscono la possibilità di soddisfare qualunque tipo di esigenza e grazie anche alla legislazione che ha semplificato dal punto di vista burocratico e incentivato dal punto di vista economico questo tipo di installazioni.
Un impianto eolico per uso domestico è costituito da un aerogeneratore che può essere ad asse orizzontale o asse verticale. Mentre per il grande eolico il tipo di aerogeneratori è esclusivamente ad asse orizzontale, per il mini eolico e quindi per gli impianti domestici si parla sempre di più anche di aerogeneratori ad asse verticale.
Gli aerogeneratori ad asse orizzontale sono i classici che vediamo lungo i crinali o nelle vallate, sono normalmente composti da 3 pale ed hanno la caratteristica di direzionarsi nella direzione del vento, in modo da catturare quanto più vento possibile con le pale e quindi produrre il massimo di energia elettrica. Gli aerogeneratori di grande taglia usano un motore comandato in base alla direzione della banderuola posizionata sulla sommità dell'aerogeneratore per posizionarsi nella direzione del vento. Quelli per mini eolico invece sono dotati di una banderuola che gli permette di direzionarsi in maniera automatica (è il vento stesso che li direziona).
Gli aerogeneratori ad asse verticale nascono per cercare di ovviare ad alcune problematiche dei mini generatori ad asse orizzontale. Vicino a terra infatti il vento è più turbolento, cioè non mantiene una direzione costante per un tempo ragionevole e viene a folate, questo fa diminuire molto l'efficienza degli aerogeneratori ad asse orizzontale. Gli aerogeneratori ad asse verticale con la loro capacità di riuscire a prendere il vento da ogni direzione (non si devono direzionare), riescono ad ovviare a questo problema, garantendo nel contempo una maggiore producibilità a bassi regimi di vento, una minore rumorosità e anche minori vibrazioni che ne permettono l'applicazione anche sui tetti.
Siano orizzontali o verticali, gli aerogeneratori hanno al loro interno un alternatore che fatto girare dalla forza del vento produce elettricità. Più elevata è la posizione della turbina più veloce sarà il vento e maggiore sarà la potenza generata.
Con la liberalizzazione della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili la procedura di cessione dell'elettricità prodotta alla rete è stata semplificata. Il meccanismo di scambio sul posto valido per gli impianti fotovoltaici vale anche per gli impianti eolici domestici fino a 200 KW.
Sempre più spesso si legge di mini turbine eoliche, mini impianti eolici, mini pale eoliche, mini eolico, mini generatori eolici. Ma che cosa significa minieolico?
Il minieolico identifica generatori eolici di potenza compresa tra i 20 ed i 60 kw.
Per microeolico si intendono generatori eolici con potenza fino a 5 Kw, mentre per medio-eolico la potenza è compresa tra 60 e 200 Kw.
Dove e come conviene installare turbine minieoliche
Affinché nel 2016 un investimento nel minieolico in Italia da 60 kW sia sostenibile, ovvero possa generare effettivamente introiti, è necessaria una ventosità media, ai 30 m di altezza, di almeno 5 m/s, alla quale una turbina mini eolica efficiente produce circa 140/150 MWh, ovvero, alle attuali condizioni di incentivazione in Italia (€/MWh 268), un introito di circa 40.000 €/anno.
Ovviamente ventosità più elevate garantiranno introiti più elevati (es. con una media di 6 m/s si producono anche 200 MWh/anno, ovvero circa 54.000 €/anno).
In Italia, salvo siti isolati nel centro-nord, le regioni caratterizzate da tale ventosità sono le regioni meridionali, isole comprese: ovviamente anche in tali regioni non tutte le zone possono essere considerate adeguatamente ventose, per cui è sempre necessaria un'analisi del sito al fine di valutare la convenienza di un investimento.
Bancabilità
Il progetto di investimento di una turbina minieolica è bancabile? Sì, ma solo e soltanto se il soggetto che presenta il progetto di investimento in banca è egli stesso bancabile.
Anche se alcuni produttori di turbine mini eoliche spesso parlano di bancabilità o addirittura di appositi "pacchetti", la verità è che per il mini eolico in Italia (e forse attualmente in nessun'altra parte del mondo) non esiste ancora la finanza di progetto (Project financing) per tali progetti e probabilmente non esisterà mai. Di sicuro è vero che acquistare turbine "conosciute" dalle banche o nelle cosiddette White List o con certificazioni varie, aiuta nel confronto con la banca per ottenere il finanziamento; ma è pur vero che anche il miglior sito italiano, con la migliore turbina del mondo, con le più importanti certificazioni, con gli studi anemometrici più completi, non garantiscono alcuna certezza di finanziamento da parte delle banche. E' quindi necessario che il soggetto che chiede il finanziamento sia egli stesso bancabile.
Costi e ritorno dell'investimento
I costi di un investimento eolico (o mini eolico) non dipendono solo dal prezzo della turbina prescelta, bensì anche da altri fattori legati al sito individuato.
Sono da tenere in considerazione le spese legate alla progettazione e al conseguimento delle autorizzazioni necessarie, le opere civili ed elettriche necessarie all'installazione della turbina (plinto, cavidotti, ecc.) e i costi di connessione alla rete. A questi si aggiunge il costo della turbina minieolica efficiente. In media l'investimento "chiavi in mano" è di circa € 300.000.
Un sito con una ventosità media di 6 m/s per esempio, garantirebbe un rientro in 6 anni (al netto di tutti i costi di manutenzione, assicurazione, ecc…). Qualora si andasse a sfruttare la leva finanziaria, ovvero lavorando in Partial Equity sfruttando il finanziamento della banca, il rientro dell'investimento avverrebbe anche in 3/4 anni, ovviamente in funzione anche del tasso di interesse applicato.
Manutenzione e diritto di superficie
I costi annuali di mantenimento di una turbina mini eolica consistono generalmente in: manutenzione, assicurazione ed eventualmente diritto di superficie.
In media la manutenzione e l'assicurazione hanno un costo annuo totale di circa € 5.000.
Qualora l'installazione avvenga su un terreno non di proprietà, bisogna tenere in considerazione il costo del diritto di superficie (dds), che generalmente oscilla tra 1.500 e 3.000 €/anno (in funzione della ventosità).