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Il meccanismo dei certificati bianchi
La promozione del risparmio energetico attraverso il meccanismo dei certificati bianchi (noti anche come Titoli di Efficienza Energetica) è stata prevista dai decreti ministeriali del 20 luglio 2004 (d.m. 20/7/04 elettricità, d.m. 20/7/04 gas e successive modificazioni).
I decreti stabiliscono che ogni anno siano fissati obiettivi obbligatori di risparmio, a favore dei consumatori finali, per i distributori di energia elettrica e le imprese distributrici di gas naturale. Il risparmio energetico conseguito a seguito di interventi di miglioramento dell'efficienza energetica negli usi finali viene premiato con l'assegnazione di certificati bianchi che possono essere commercializzati.
Le società possono assolvere l'obbligo realizzando interventi di miglioramento dell'efficienza energetica che diano diritto ai certificati, oppure acquistare tali titoli da società terze.
Un certificato equivale al risparmio di una tonnellata equivalente di petrolio (tep).
Inizialmente assegnata all'AEEG, dal 2 febbraio 2013 l'attività di gestione, valutazione e certificazione dei risparmi correlati ai progetti di efficienza energetica presentati nell'ambito del meccanismo dei titoli di efficienza energetica è stata trasferita dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), in attuazione di quanto previsto dall'articolo 5, commi 1 e 2 del decreto interministeriale 28 dicembre 2012.
La possibilità di scambiare i certificati bianchi consente ai distributori di rispettare l'obbligo imposto dai decreti al minor costo, potendo scegliere tra realizzare direttamente l'intervento o acquistare sul mercato una equivalente quantità di certificati.
La compravendita dei certificati bianchi può avvenire tramite contratti bilaterali o in un mercato apposito istituito dal GME (Gestore del Mercato Elettrico).
Gli interventi di miglioramento dell'efficienza possono essere realizzati dai distributori direttamente, oppure tramite società controllate, e da società operanti nel settore dei servizi energetici (ESCO) autorizzate.
Sono previsti quattro tipi di intervento, rispettivamente per il risparmio di: energia elettrica, gas naturale, altri combustibili, carburanti nei trasporti.